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06/04/2005 21:11
 
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Luca cucinò ed io lavai i piatti…come d’accordo.
Poco dopo pranzo Luca andò in palestra e io rimasi nuovamante sola…sola con il pensiero di Fede.
Presi il cellulare. Come mai erano due giorni che non si faceva sentire?
Ed ecco mille nuovi dubbi attanagliarmi la mente…e se non gli interessavo? Se mi riteneva sciocca? Se non voleva più uscire con me? Erano bugie tutte quelle cose carine che mi aveva detto l’altra notte?
In quel momento volevo tanto averlo lì con me…e se fossi stata io a telefonarlo?
Stavo per fare il numero quando mi porsi un’altra domanda…e se non gli piacevano le ragazze appiccicose? Se non voleva che io lo telefonassi?
Ma la voglia di sentirlo fu più forte del dubbio e composi il numero. Il telefono squillava senza che nessuno rispondesse…ecco qui: non voleva parlare con me!Sentivo le lacrime salirmi agli occhi…
Stavo per attaccare quando sentì una voce rispondermi dall’altro capo del telefono. Il cuore mi balzò in petto!
<< Fede???>>
<< Darling!>>
Mamma mia! Mi aveva chiamato un’altra volta Darling!
<< Ehm…ciao. Ti disturbo per caso?>>
<< Tu non disturbi mai! E in più avevo tanta voglia di sentirti. Tra cinque minuti ti avrei chiamato io>>
<< Volevo sapere come stavi…ho saputo che hai la febbre>>
<< Oh…le voci girano in fretta>>
<< Diciamo che è una certa prof di disegno di nostra conoscenza a farle girare…>>
<< Oddio! Mia madre non sta mai un po’ zitta!>>
<< Io non l’ho saputo da tua madre, comunque. Ma da una mia amica a cui lo ha detto tua madre. Io stamattina non sono andata a scuola>>
<< Come mai???>>
<< Febbre>>
<< Anche tu!>>
<< Già, ma penso che ora mi sia passata, sto abbastanza bene. E tu?>>
<< Non posso dire lo stesso…dall’altra mattina la mia temperatura non è mai scesa al di sotto dei 38°>>
<< Mi sento colpevole! Se ti avessi ridato il giubbino ora non staresti così male!>>
<< Non dirlo neppure per sogno! Se non avessi tenuto addosso il mio giubbino ora saresti tu quella ad avere la febbre alta! E poi a me fa comodo avere la febbre perché mia madre non mi costringe ad andare all’università…l’unico inconveniente è che non posso incontrarti. Ho tanta voglia di vederti, mi sento un po’ stupido a dirlo, ma…sai…in un certo senso…mi manchi>>
Cosa starebbe a significare quell’ “in un certo senso”!Lui a me mancava in tutti i sensi!
<< In un certo senso????>>
<< Vuoi sapere sempre le cose come stanno, eh?>>
<< Lo hai detto tu che da me non si sfugge…>>
<< Lo sai che dopo quella notte, quando sono andato a dormire, bhe…ti ho sognata>>
<< Che incubo!>>
Lui rise.
<< Spero che tu stia scherzando! Per me è stato un sogno fantastico!>>
<< E con chi ero in questo sogno?>>
<< Con me>>
<< E cosa facevamo???>>
<< Segreto…>>
Mi sentii il arrossire…penso di sapere cosa stavamo facendo nel suo sogno…e non so se la cosa mi faceva piacere o no.
<< Hmmmm…non me lo vuoi proprio dire?>>
<< Inutile che fai l’ingenua. L’ho capito che sei furba e afferri anche ciò che gli altri non dicono…quindi non far finta di non aver capito…>>
<< Sfacciato!>>
Lo sentì ridere. Ci fu un breve silenzio e poi lui continuò, più serio che mai:
<< Da quando ti ho riaccompagnato a casa non faccio altro che pensare a te>>
A queste parole mi sentii il cuore esplodere…anche io non facevo altro che pensare a lui…cosa dovevo dirgli? Decisi di buttarla sul ridere:
<< Davvero non hai null’altro di meglio a cui pensare?!?!?!>>
<< Oddio! Oddio! Cosa sentono le mie orecchie! Come se non sapessi che…>>
Si zittì di botto e sentii dei rumori provenire dalla sua stanza attraverso il telefono, come di una porta che si apre, e riuscii a distinguere delle voci…
“Chi è amore?”… “ Nessuno, mamma, un mio amico”…” Ti ho portato lo sciroppo”… “ Si, mamma, un attimo”.
<< Luigi, allora ci vediamo quando sto meglio, ok?>>
<< Ah…mi hai cambiato anche il nome adesso!>>
Lui soffocò una risata.
<< Luigi, ora devo lasciarti, ok?>>
<< Vabbè…ho capito che non vuoi far capire che sono io a tua madre! Ci sentiamo…e mi raccomando: prendi tutto lo sciroppo!>>
<< Certo Darl…ehmm, Luigi>>
<< Ciao>>
<< Bye>>
Attaccai. Quella telefonata era stata allo stesso tempo positiva e negativa. Positiva perché parlare con lui mi aveva fatto un piacere immenso; negativa perché ora mi mancava più di prima!!!!!
Dopo cinque minuti il mio telefono squillò. Era Fede!!!!
<< Ehi Federico! Preso tutto lo sciroppo?>>
<< Certo Luigi…>>
<< Non mi prendere per il culo!>>
<< Dai…ti ho chiamato così perché è entrata mia madre, non mi va di farle sapere che io e te ci sentiamo…e ci vediamo>>
<< Neanche a me farebbe molto piacere se lei lo venisse a sapere>>
<< No problem, Darling, non le dirò niente>>
Dall’altra parte sentii il rumore del campanello della porta.
<< Ah…ecco il medico! Mia madre mi tratta ancora come un bambino! Sono due giorni che mi rimpinza di medicinali e ora ha chiamato pure il medico! E’ solo un po’ di febbre!>>
<< Su… E’ solo preoccupata per te! In fondo rimani sempre il suo bambino…>>
<< “Bambino”…questa te la faccio pagare signorinella!>>
<< Non dire così che mi metti paura! Come me la vorresti far pagare?>> dissi io maliziosamente.
<< Questa volta sei tu quella che non deve prendere per il culo me!>>
<< Dai, scherzavo>>
<< Lo so…oh, tesoro…sento i passi nel corridoio, stanno per entrare qui, devo lasciarti>>
<< Ci sentiamo>>
<< Ti mando un bacio per telefono, lo accetti?>>
<< Dipende…dove me lo dai?>>
<< Dove lo vuoi?…. Oh cazzo! Hanno bussato! Ciao ciao, Darling>>
<< Ciao>>
Attaccai per l’ennesima volta…quanto avrei voluto che fosse lì con me in quel momento…
Sentii le chiavi girare nella toppa della porta. Era mia madre. Come mai era già di ritorno?????
La vidi avanzare attraverso il corridoio illuminato nel suo vestito di chiffon panna tutto svolazzi…sembrava un angelo.
<< Come va amore?>>
<< Stupendamente, mamma. La febbre è calata>>
<< Meno male>> sembrava sollevata più del necessario…cosa aveva in mente?
<< Cos’hai in programma?>>
<< Chi?>>
<< Tu>>
<< Io??? Cosa intendi tesoro??? Non ho in programma proprio nulla>> Anche mia madre, come me, era un’ottima attrice. Ma io sapevo riconoscere le bugie quando ne sentivo una. Lasciai correre…per il momento.
<< Cosa hai mangiato oggi amore mio?>>
<< Timballo di tagliatelle al forno…fatto da Luca! Però a me è toccato lavare i piatti…>>
Mia madre rise. Quando rideva diventava ancora più bella…per quanto fosse possibile diventare ancora più bella di quello che già era.
<< Su….non è mica una tragedia lavare i piatti!>>
<< Che ne sai tu! Usi sempre la lavastoviglie!>>
<< Perchè non lo fai anche tu?>>
<< Perché non so accenderla!>>
E già… ero un asso per quanto riguardava telefonini, stereo e computers…ma con gli elettrodomestici tipo lavatrici, lavastoviglie e frullatori ero proprio negata…
Mia madre mi guardava senza espressione, assorta nei suoi pensieri, poi sembrò ricordarsi improvvisamente di un qualcosa di molto importante…
<< Oh tesoro! Non ti ho ancora dato il regalo di papà!>>
Me ne ero completamente dimenticata.
Mia madre andò nella sua stanza e tornò poco dopo con un pacchetto…era di Cartier, un gioiello sicuramente.
Lo aprii davanti a lei, nell’astuccio trovai uno stupendo collier a cascata di oro bianco e brillanti. Doveva valere una fortuna…per le tasche di mio padre erano comunque briciole.
Mia madre prese mi il collier dalle mani e lo avvicinò al mio collo.
<< Tesoro ma è bellissimo! Guarda…non hai visto il biglietto>>
Presi il biglietto dall’astuccio, che prima non avevo notato. Era scritto con la calligrafia rigida e spigolosa di mio padre.Diceva:

HO VISTO IL NUOVO VESTITO. TI HO COMPRATO QUESTO GIOIELLO PENSANDO A COME POTEVA STARTI INDOSSO CON QUEL FANTASTICO ABITO. NON CHE TU NE ABBIA BISOGNO; SARESTI INCANTEVOLE ANCHE VESTITA DI STRACCI.
PAPA’
Vestito???? Quale vestito????????
Ora capivo l’eccessivo sollievo di mia madre alla notizia che non avevo più la febbre: aveva programmato un altro cazzo di party!!!




questo è in particolare per roby perkè così saprà cosa fare domani a scuola[SM=x150401] [SM=x150403]

ora però dovrete aspettare 1pò perkè devo ancora trascrivere i pezzi nuovi!![SM=x150401]

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