Vogliamo crederci (un nobile impegno)

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ely914dunk
00giovedì 23 giugno 2005 12:29
ciao raga...
prima cercando dv s trovano le White Band di NoExuse ho trovato qst...

www.nientescuse.it/appelli/adesione.html

Io aderisco...magari se lo fate anche voi "un po " riusciremo a combattere la povertà !!!

fate passare la voce !
[SM=x150367]
::Cecilia Gallagher::
00giovedì 23 giugno 2005 22:09
Io ho aderito..perchè mi sembra giusto..
Secretkeeper81
00domenica 3 luglio 2005 02:08
Anche io ho aderito!
vi riporto qui la lista di punti di distribuzione in Italia della whiteband [SM=g27811]

ActionAid International - Via G. Broggi, 19/a, Milano
Tel. 02.742001

Eas Cestas - Via C. Ranzani, 13-15/f, Bologna
Tel. 051.255053

ManiTese - P.le Gambara, 7/9, Milano
Tel. 02.742001

Legambiente - Via Salaria, 403, Roma
Tel. 06.862681

Tavola della Pace - Via della Viola, 1, Perugia
Tel. 075.5736890

Terre des Hommes - Viale Monza, 57, Milano
Email info@tdhitaly.org

WWF Italia - Via Po, 25/c, Roma
Tel. 06.844971
Email comunicazione@wwf.it

Cmq, visto che a Firenze non si trovano, io stasera ho fatto un ordine on-line da questo sito:

www.concern.net/getinvolved/fundraising/donate/idonate.ds2?appea...

perchè era l'unico che li vendesse in euro, costano 1.50 l'uno.. non so però quando me li manderanno [SM=x150354]
Secretkeeper81
00mercoledì 21 settembre 2005 01:19
come previsto non è arrivato un bel niente [SM=x150368] però leggete qua da www.nientescuse.it


Dal 5 agosto, un po' più vicino a ognuno di voi
Le White Band in lattice finalmente disponibili

La Coalizione Italiana ha chiuso un accordo con Coop per la distribuzione delle White Band "Stop alla povertà". In questo modo tutti voi avrete la possibilità di indossare il bracciale bianco simbolo della mobilitazione.
20 luglio 2005 - Francesca Aita
Fonte:

-

Presto saranno disponibili le White Band in lattice.
Dalla prima settimana di agosto, infatti, la Coop distribuirà in tutti i suoi ipermercati e nei maggiori supermercati di tutta Italia le White Band in lattice della Coalizione Italiana contro la Povertà.

Le White Band saranno in vendita al prezzo di un euro, il 60 per cento del quale verrà versato da Coop alla Coalizione Italiana per sostenere la campagna di mobilitazione nel nostro Paese.



grazie alla Gaia che ne ha preso 1 anche x me!! [SM=x150369]
Gaia p
00mercoledì 21 settembre 2005 11:40
Prego prego...[SM=g27821] [SM=g27824]
Appena l'ho visto lì alla Coop [SM=g27831] mioooooo ahahaha[SM=x150343]
Te l'ho preso anche a te Fra!! [SM=g27822]

Io naturalmente ce l'ho già al braccio![SM=x150347]
::Cecilia Gallagher::
00mercoledì 21 settembre 2005 19:03
Io mi sono dimenticata di dirvelo..comunque ce l'ho già dai primi di Settembre..[SM=x150381] L'ha trovato l'Aly e me lo ha preso subito anche per me..[SM=x150369] Grazie Aly..[SM=g27838] [SM=g27838]
u211155
00martedì 18 ottobre 2005 17:14


Tra il 14 e il 16 settembre, a cinque anni dalla proclamazione della Dichiarazione del Millennio, 189 leader di stato e di governo si sono riuniti a New York per fare il punto sullo stato di attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDGs).

La voce di coloro che in prima persona patiscono il flagello della povertà era però assente.

Secondo il segretario di ActionAid ben poco è stato fatto per passare dalle promesse ai risultati. Le sue parole:

«La distanza tra quanto dichiarato e quanto messo in pratica è abissale, come dimostra anche il comportamento del governo italiano: nel gennaio del 2002 il presidente del Consiglio manifestò l'intenzione di portare l'aiuto allo sviluppo del nostro paese all'1% del Prodotto Interno Lordo; la realtà è che da allora questa percentuale è scesa dallo 0,20% allo 0,15%».

Non è questione di colorazione del governo, lo schieramento oggi all'opposizione, benchè vi fosse una congiuntura più favorevole, non aveva disposto stanziamenti significamente diversi.

E' questione di priorità da parte di tutte le componenti della società civile: cittadini, informazione (stampa,tv,internet, ecc.), istituzioni ed enti e sopratutto governi .

Occorre che tutti indistintamente si impegnino, direttamente o esercitando pressioni, affinchè la lotta alla povertà divenga l'obiettivo primario dei governi, il primo problema da affrontare, non quello a cui destinare risorse marginali.

Together, we can be the voice that makes the difference.


u211155b
00lunedì 5 dicembre 2005 16:43

Ci si scandalizza per l'ignobile offesa ad un giocatore di colore in uno stadio di calcio e si è pronti a combattere 'crociate' affinchè non si ripetano fatti analoghi.
Non ci si scandalizza a fronte delle innumerevoli vittime di colore in Africa subsahariana dell'indifferenza del mondo industrializzato.
u211155b
00mercoledì 14 dicembre 2005 15:26

In Italia (nonostante il dettato costituzionale ripudi la guerra come
mezzo di soluzione di conflitti, nonostante l'abolizione del servizio di leva
abbia consentito il risparmio di ingenti risorse) le spese militari sono
10 volte maggiori delle spese per la cooperazione e lo sviluppo dei paesi arretrati (1,5% del PIL contro 0,15% del PIL).

Quando governava l'altra ala politica la situazione era analoga.

Nelle altre nazioni con talune eccezioni (ad esempio i paesi scandinavi) lo stato delle cose non è sostanzialmente diverso.

Intanto ogni 3 secondi soffre e muore una persona (in particolare bambini) per malattie connesse agli stenti patiti (carenze di cibo, acqua, vaccini ecc.).

E' ammissibile?

Se i 191 paesi membri dell'ONU, superando ogni ostracismo, riuscissero a deliberare (stabilendo al contempo opportune misure sanzonatorie per inadempienze: multe, blocco dell'import/export, isolamenti politici, ecc.)
che il rapporto tra spese militari e spese di sostegno al flagello della povertà non debba superare una certa soglia (ad es. l'unità):

sicuramente gran parte dei problemi dei paesi sottosviluppati si risolverebbero;
probabilmente i 'millenium development goals (MDGs)' si raggiungerebbero;
forse vi sarebbero meno conflitti armati o quanto meno la potenzialità devastatrice degli stessi diminuirebbe.

Utopia?

u211155b
00giovedì 18 maggio 2006 15:07

Infanzia: 2 milioni di bambini muoiono entro 24 ore
Save the Children denuncia la strage degli innocenti che avviene ogni anno nei Paesi poveri. Per impedirla, basterebbero piccole precauzioni, che però non vengono prese Ogni anno, due milioni di persone non raggiungono le 24 ore di vita. Uno scandalo alla luce del Sole, gigantesco, che riguarda soprattutto i Paesi poveri del pianeta.

E’ la denuncia di Save the Children, l’organizzazione umanitaria che si occupa d’infanzia, nel suo Rapporto sullo stato delle madri nel mondo.
Le cifre sono aghiaccianti: un altro milione di bambini muore tra il secondo e il settimo giorno di vita, ancora un altro milione tra la seconda e la quarta settimana. In tutto, un "popolo" di 4 milioni di bambini, pari alla popolazione della Svizzera, che muore senza aver raggiunto il mese di vita. La strage è dovuta all’incuria sanitaria in cui versano decine di Paesi nel Sud del mondo: "Solo un piccolissimo numero di neonati nei paesi poveri riceve cure e assistenza appropriate durante questo periodo così delicato - spiega la direttrice dei programmi di Save the Children - . Semplici precauzioni e misure sanitarie che da noi diamo per scontate -prosegue- possono fare la differenza fra la vita e la morte per questi bambini". Semplici precauzioni, che però non vengono prese.

Vi sono a tuo avviso responsabilità? In caso affermativo, da parte di chi? E' possibile fare qualcosa? Cosa, come, quando?
u211155b
00giovedì 15 giugno 2006 17:22
Un flebile segnale

Dal Corriere della Sera, 6 giugno 2006

"Volo low cost da Roma a Londra per Blair

Una scelta di austerità che risponde alle polemiche suscitate dall'utilizzo in passato degli aerei della flotta della regina anche per visite private. Se per l'ultima vacanza italiana il costo del viaggio a carico dei contribuenti di Sua Maestà era stato stimato in 16mila sterline, stavolta la delegazione di Blair se l'è cavata con biglietti da 49 sterline cadauno, circa 71 euro"

Un segnale, una goccia nel mare, non l'unica o la principale strada, tantomeno la panacea. Comunque le risorse non sperperate possono essere utilizzate. In che modo?
u211155b
00venerdì 30 giugno 2006 14:41

Quel che conta è stare dalla parte giusta?

http://www.ekincaglar.com/coin/flash-it.html

O no?
u211155b
00lunedì 25 settembre 2006 13:55
u211155b
00lunedì 25 settembre 2006 13:56
Se ritieni sia giusto ...
Se ritieni sia giusto, puoi aderire al seguente appello rivolto al Governo

http://web.vita.it/africa/


u211155b
00venerdì 2 febbraio 2007 11:02

Il tempo passa, cambiano i governi, ma sul fronte di quella che dovrebbe essere la priorità delle priorità, del processo che potrebbe riscattare il genere umano dalle nefandezze compiute, di quello che potrebbe cambiare le più diffuse scale dei valori, di quello che potrebbe essere la vera e reale svolta verso la vera felicità, non avviene nulla di significativo.

Italiani popolo di santi, navigatori, poeti e inventori, Italia terra di mafia e corruzione.

Non sono solo modi di dire, la nostra terra, nonostante i mali da cui è afflitta, ha dato i natali a persone che hanno segnato il corso dell'umanità: San Francesco, Cristoforo Colombo, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci.

Roma è la culla della civiltà; l'Italia può vantare primati/leadership nel campo dell'arte e non è seconda in numerosi ambiti della vita contemporanea (moda, cucina, sport, ecc.)

L'Italia si è resa la maggiore artefice della missione di pace in Medio Oriente e sta pruomovendo la moratoria universale della pena di morte all'assemblea delle nazioni unite.

Tuttavia, e questo è molto grave, unico tra i paesi del G8, non ha onorato con il precedente governo e continua a non onorare con l'attuale governo, gli impegni presi verso il Global Fund per arginare le devastazioni che compiono nei paesi sottosviluppati le tre malattie più letali: HIV, TBC e malaria.

Eppure le cifre che aveva promesso sono relativamente piccole: 130 milioni di euro annuali ovvero meno di tre euro pro capite.

Non che tali somme risolverebbero i problemi del terzo mondo, ci vuole decisamente ben altro, ma la loro assenza comporta comunque che centinaia di migliaia di persone siano private di cure

Quanto siamo lontani dall'adesione all'appello di Savino Pezzotta: come riusciamo a distinguerci in negativo.

Le radici cristiane - 'ama il tuo prossimo come te stesso'; 'siamo membra di un medesimo corpo e la sofferenza di un membro è la sofferenza dell'intero corpo' - non influenzano sufficientemente l'operato dei governanti, che del resto in primo luogo tendono a soddisfare le istanze maggiormente rappresentate dalla società e dagli elettori.

Non sono parole retoriche o prive di fondamento, il ministro dell'economia T.P.S. a Davos ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito ad inserire nella finanziaria gli importi dovuti al Global Fund in quanto le priorità rappresentate e le spinte che giungevano dalla società civile erano altre.

Va bene così o occorre fare qualcosa?

In quest'ultimo caso, di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?

O di entrambi e in che misura?

Perchè l'Italia in linea con le sue fulgide tradizioni non si fà forza trainante nelle sedi opportune della sconfitta della miseria, di quello che sarebbe forse il più grande/importante processo di ogni tempo nella storia della civiltà.

Gli accordi relativi al raggiungimento dei MDG's prevedono che i paesi industrializzati versino annualmente lo 0,7% del PIL a favore dello sviluppo dei paesi del terzo mondo per dimezzare entro il 2015 la povertà.

Cifre al contempo grandi e irrisorie, dipende dall'ottica.

Impegni comunque sparagnini e prevalentemente disattesi.

Non è impossibile; non creiamoci alibi; non vi è la determinazione per portare avanti il progetto; vi sono risorse e competenze per raggiungere il risultato.

Tutti ne sono coinvolti e in qualche misura responsabili, tutti ne devono essere coinvolti, ma occorre muoversi, fare qualcosa e rappresentare il profondo disagio che si avverte come persone di un mondo in cui coesista miseria assoluta, sofferenza, malattia e morte insieme a lusso, superfluo e spreco.

Ovviamente occorre anche sapere fare delle rinunce, ma ancora di più crederci.

Andrea D'Ambra, semplice cittadino, privo di qualsiasi mandato, stanco delle vessazioni imposte delle società telefoniche per quanto concerne i 'costi di ricarica', ha proposto tramite il web un appello per la loro soppressione. La storia di Davide contro Golia continua a ripetersi. Il numero di adesioni raggiunto (circa 810.000) ha consentito dapprima che l'istanza raggiungesse la competente authority e successivamente che la stessa divenisse base di legge dello stato.

L'appello di Pezzotta pro Africa ha raggiunto appena 649 adesioni.

Perchè? Forse la giustissima abolizione dei costi di ricarica è cosa più nobile e importante?

Dunque facciamoci parte dirigente, inventiamoci qualcosa, non restiamo indifferenti o forse peggio rassegnati.

Forza

u211155b
00venerdì 2 febbraio 2007 11:03


«Ogni volta che l'uomo ha incontrato l'Altro, si è trovato di fronte a tre possibilità:
poteva scegliere la guerra, poteva circondarsi con un muro, poteva instaurare un dialogo.
Nel corso della storia l'uomo ha sempre esitato nello scegliere una delle opzioni:
sceglie l'una o l'altra a seconda dell'epoca e della cultura». (R.K.)

(da Lectio magistralis, Università di Udine)


"Scrivevo... anche per alcune ragioni etiche: intanto perché i poveri di solito sono silenziosi.... La povertà soffre in silenzio. La povertà non si ribella. Avrete situazioni di rivolta solo quando la gente povera nutre qualche speranza di migliorare qualcosa...[ ma ] nelle situazioni di perenne povertà la caratteristica principale è la mancanza di speranza. Questa gente non si ribellerà mai. Così ha bisogno di qualcuno che parli per lei".

(da "Il cinico non è adatto a questo mestiere", Edizioni e/o 2002)
u211155b
00venerdì 2 febbraio 2007 11:06

Il tempo passa, cambiano i governi, ma sul fronte di quella che dovrebbe essere la priorità delle priorità, del processo che potrebbe riscattare il genere umano dalle nefandezze compiute, di quello che potrebbe cambiare le più diffuse scale dei valori, di quello che potrebbe essere la vera e reale svolta verso la vera felicità, non avviene nulla di significativo.

Italiani popolo di santi, navigatori, poeti e inventori, Italia terra di mafia e corruzione.

Non sono solo modi di dire, la nostra terra, nonostante i mali da cui è afflitta, ha dato i natali a persone che hanno segnato il corso dell'umanità: San Francesco, Cristoforo Colombo, Dante Alighieri, Leonardo da Vinci.

Roma è la culla della civiltà; l'Italia può vantare primati/leadership nel campo dell'arte e non è seconda in numerosi ambiti della vita contemporanea (moda, cucina, sport, ecc.)

L'Italia si è resa la maggiore artefice della missione di pace in Medio Oriente e sta pruomovendo la moratoria universale della pena di morte all'assemblea delle nazioni unite.

Tuttavia, e questo è molto grave, unico tra i paesi del G8, non ha onorato con il precedente governo e continua a non onorare con l'attuale governo, gli impegni presi verso il Global Fund per arginare le devastazioni che compiono nei paesi sottosviluppati le tre malattie più letali: HIV, TBC e malaria.

Eppure le cifre che aveva promesso sono relativamente piccole: 130 milioni di euro annuali ovvero meno di tre euro pro capite.

Non che tali somme risolverebbero i problemi del terzo mondo, ci vuole decisamente ben altro, ma la loro assenza comporta comunque che centinaia di migliaia di persone siano private di cure

Quanto siamo lontani dall'adesione all'appello di Savino Pezzotta: come riusciamo a distinguerci in negativo.

Le radici cristiane - 'ama il tuo prossimo come te stesso'; 'siamo membra di un medesimo corpo e la sofferenza di un membro è la sofferenza dell'intero corpo' - non influenzano sufficientemente l'operato dei governanti, che del resto in primo luogo tendono a soddisfare le istanze maggiormente rappresentate dalla società e dagli elettori.

Non sono parole retoriche o prive di fondamento, il ministro dell'economia T.P.S. a Davos ha manifestato tutto il suo rammarico per non essere riuscito ad inserire nella finanziaria gli importi dovuti al Global Fund in quanto le priorità rappresentate e le spinte che giungevano dalla società civile erano altre.

Va bene così o occorre fare qualcosa?

In quest'ultimo caso, di chi è la responsabilità di chi non agisce o di chi non rappresenta l'esigenza?

O di entrambi e in che misura?

Perchè l'Italia in linea con le sue fulgide tradizioni non si fà forza trainante nelle sedi opportune della sconfitta della miseria, di quello che sarebbe forse il più grande/importante processo di ogni tempo nella storia della civiltà.

Gli accordi relativi al raggiungimento dei MDG's prevedono che i paesi industrializzati versino annualmente lo 0,7% del PIL a favore dello sviluppo dei paesi del terzo mondo per dimezzare entro il 2015 la povertà.

Cifre al contempo grandi e irrisorie, dipende dall'ottica.

Impegni comunque sparagnini e prevalentemente disattesi.

Non è impossibile; non creiamoci alibi; non vi è la determinazione per portare avanti il progetto; vi sono risorse e competenze per raggiungere il risultato.

Tutti ne sono coinvolti e in qualche misura responsabili, tutti ne devono essere coinvolti, ma occorre muoversi, fare qualcosa e rappresentare il profondo disagio che si avverte come persone di un mondo in cui coesista miseria assoluta, sofferenza, malattia e morte insieme a lusso, superfluo e spreco.

Ovviamente occorre anche sapere fare delle rinunce, ma ancora di più crederci.

Andrea D'Ambra, semplice cittadino, privo di qualsiasi mandato, stanco delle vessazioni imposte delle società telefoniche per quanto concerne i 'costi di ricarica', ha proposto tramite il web un appello per la loro soppressione. La storia di Davide contro Golia continua a ripetersi. Il numero di adesioni raggiunto (circa 810.000) ha consentito dapprima che l'istanza raggiungesse la competente authority e successivamente che la stessa divenisse base di legge dello stato.

L'appello di Pezzotta pro Africa ha raggiunto appena 649 adesioni.

Perchè? Forse la giustissima abolizione dei costi di ricarica è cosa più nobile e importante?

Dunque facciamoci parte dirigente, inventiamoci qualcosa, non restiamo indifferenti o forse peggio rassegnati.

Forza

u211155b
00lunedì 5 febbraio 2007 17:00
Fondo globale, Roma onorerà gli impegni
Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato al vertice dell'Unione africana ad Addis Abeba che l'Italia onorerà gli impegni contratti con il Fondo globale per la lotta a Aids, Tbc e Malaria.
u211155b
00lunedì 5 febbraio 2007 17:01
Fondo globale, Roma onorerà gli impegni
Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha annunciato al vertice dell'Unione africana ad Addis Abeba che l'Italia onorerà gli impegni contratti con il Fondo globale per la lotta a Aids, Tbc e Malaria.
u211155b
00venerdì 9 febbraio 2007 13:49
L'Italia funge da battistrada nel progetto pilota per i vaccini nel terzo mondo
Dopo anni di estenuanti trattative tra un G8 e l'altro decolla il progetto pilota italo-britannico Advanced Market Commitment(AMC), sui vaccini al terzo mondo, ideato da Siniscalco, sostenuto da Tremonti e dato alla luce da Padoa Schioppa.

In un ideale abbraccio che prescinde dalle fedi politiche l'Italia farà da battistrada.

L'iniziativa viene ufficializzata a Roma Venerdì 9/2/2007 alla presenza del ministro dell'economia, di Gordon Brown, Bill Gates e numerose eminenti personalità del mondo politico ed economico.

La dotazione iniziale di un miliardo e mezzo di dollari sarà corrisposta dall'Italia per 500 milioni, Inghilterra 400 milioni, Canada e Norvegia 200 milioni, altri paesi 200 milioni.
u211155b
00venerdì 9 febbraio 2007 13:50
L'Italia funge da battistrada nel progetto pilota per i vaccini nel terzo mondo
Dopo anni di estenuanti trattative tra un G8 e l'altro decolla il progetto pilota italo-britannico Advanced Market Commitment(AMC), sui vaccini al terzo mondo, ideato da Siniscalco, sostenuto da Tremonti e dato alla luce da Padoa Schioppa.

In un ideale abbraccio che prescinde dalle fedi politiche l'Italia farà da battistrada.

L'iniziativa viene ufficializzata a Roma Venerdì 9/2/2007 alla presenza del ministro dell'economia, di Gordon Brown, Bill Gates e numerose eminenti personalità del mondo politico ed economico.

La dotazione iniziale di un miliardo e mezzo di dollari sarà corrisposta dall'Italia per 500 milioni, Inghilterra 400 milioni, Canada e Norvegia 200 milioni, altri paesi 200 milioni.
u211155b
00venerdì 6 luglio 2007 11:25


Da un capitolo del DPEF (Documento di programmazione economica e finanziaria) dedicato alla Cooperazione allo sviluppo:

"Le previsioni per il triennio 2007-2009, a legislazione vigente, indicano un livello di APS (Aiuto Pubblico allo Sviluppo) in diminuzione (0,20 per cento nel 2008; 0,16 per cento nel 2009), in netto contrasto con gli adempimenti assunti. E' quindi indifferibile un'azione correttiva volta a innescare una tendenza positiva dell'APS, attraverso un significativo aumento dei relativi stanziamenti con l'intento di avvicinarsi il più possibile all'obiettivo dello 0,51 per cento, anche in previsione della Presidenza italiana del G8 nel 2009, appuntamento al quale l'Italia sarà chiamata in prima persona a dimostrare la serietà degli impegni presi. A tal fine, i Ministeri competenti (in primo luogo il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell'Economia e delle Finanze, che cura i rapporti con le banche e i fondi di sviluppo a carattere multilaterale) definiranno obiettivi annuali per il triennio 2008-2010, che dovranno tendere (al netto degli arretrati per gli anni precedenti, per i quali dovranno essere individuate le risorse necessarie) al raggiungimento dello 0,33 per cento nel 2008 (stimabile intorno ai 4,7 miliardi complessivi) e dello 0,42 per cento nel 2009 (stimabile intorno ai 6,1 miliardi complessivi), per poter giungere allo 0,51 per cento nel 2010 (stimabile intorno ai 7,5 miliardi complessivi). All'interno di tali stanziamenti in ogni caso priorità dovrà essere assegnata all'Africa, per la quale l'Italia si è impegnata al Vertice di Gleneagles per un raddoppio degli aiuti.

In una prospettiva più a lungo termine il Governo ha proposto, attraverso la legge delega in discussione al Parlamento, una riforma della cooperazione allo sviluppo volta a dare maggiore unitarietà e coerenza alla politica di cooperazione italiana, e a definire una nuova struttura organizzativa più rispondente alle nuove sfide poste dallo sviluppo e dalla globalizzazione."

Nobile impegno: vigiliamo e facciamoci parte dirigente affinchè non rimanga disatteso.


u211155b
00venerdì 30 novembre 2007 15:05
La Campagna del Millennio commenta la Legge Finanziaria

La finanziaria approvata al Senato non apporta sostanziali modifiche al testo proposto dal Governo. Le promesse fatte con il DPEF del giugno scorso restano ancora una volta disattese.

Ripetiamo quanto affermato lo scorso ottobre al momento della prima approvazione del Governo del testo della Finanziaria: sicuramente i 910 milioni che derivano dall’extragettito che sono stati stanziati a complemento della finanziaria 2007 per saldare debiti pregressi in materia di cooperazione sono una somma considerevole, che testimonia una volontà politica di mantenere gli impegni assunti a livello internazionale.

Questa cifra sarebbe in grado, se il Governo riuscirà a spendere entro il 31 dicembre del 2007 tutti i fondi stanziati, di portare l’Italia nel 2007 allo 0,29% PIL/APS, risultato apparentemente molto importante. Diciamo solo apparentemente perché ancora una volta si tratterebbe solo del risultato di una manovra una tantum che non garantisce all’Italia un incremento costante degli aiuti. Anzi se il testo approvato in Senato dovesse essere approvato anche alla camera nel 2008 l’Italia tornerebbe drammaticamente a ritrovarsi a un esiguo e inaccettabile 0,20% APS/PIL.

La finanziaria 2008 infatti alloca solo 100 milioni in più alla cooperazione, un ammontare che lascia l’Italia ancora molto lontana dagli impegni assunti anche a livello europeo e dal raggiungimento degli Obiettivi del Millennio. Questo stanziamento (iniziale) non riflette quanto dichiarato dal governo nel DPEF, che prevedeva una tempistica per raggiungere lo 0,33% PIL in APS entro il 2008 e lo 0,51% entro il 2010.

Questa situazione oltre a far perdere di credibilità internazionale l’Italia ha due conseguenze dirette e gravi sull’’Europa e verso i paesi più poveri:

1. Ricordiamo che l’Italia è tra i paesi più ricchi del mondo, troppo spesso ce lo dimentichiamo!, e che appartiene al G8 e G7. Il suo disimpegno nei confronti della lotta contro la povertà avrà delle ripercussioni su tutta l’Europa: non mantenendo il proprio impegno non solo fallirà come paese ma sarà responsabile del potenzialefallimento dell’intera Europa che avrà molte difficoltà in più nel raggiungere entro il 2010 lo 0,56% PIL in APS senza l’Italia;

2. Altra conseguenza grave dipende dal fatto che la percentuale di APS/PIL non è un semplice numero ma è un impegno preso verso e con i paesi più poveri. Paesi che stanno facendo riforme e sforzi enormi per realizzare gli Obiettivi del Millennio anche contando sulle promesse che l’Italia ha fatto. Il mancato pagamento degli aiuti e soprattutto la mancanza di una programmazione di tali pagamenti blocca le politiche di questi paesi e li rende ancora più vulnerabili.

E’ fondamentale dunque che l’Italia mantenga le promesse del DPEF del giugno scorso e che inizi con una seria riforma per quanto riguarda l’efficacia dei propri aiuti, attuando con urgenza le disposizioni della Dichiarazione di Parigi.

Campagna del Millennio Italia

Novembre 2007
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